La Storia
Notte di Natale 1977.
Un gruppo di giovani morteglianesi esegue per la prima volta alcuni canti natalizi in Duomo. Sono i primi passi di un cammino iniziato durante l’estate, quando Gilberto Della Negra, organista del Duomo di Mortegliano dal ’74, decide di avviare un’attività didattica e propedeutica dedicata ai giovani che provengono in gran parte dall’esperienza corale parrocchiale.
L’intento è quindi quello di seguire separatamente un gruppo omogeneo nell’età per realizzare un programma nuovo, mirante all’organizzazione di queste voci e all’esecuzione di brani a quattro parti senza l’accompagnamento strumentale.
All’inizio non ci sono grandi aspettative se non quelle di far cantare i giovani con una vocalità adeguata, di curare l’emissione della voce, l’intonazione, l’interpretazione dei brani, di apprezzare l’espressione musicale in sé stessa.
Il 3 giugno 1978 nella sala del cinema della parrocchia di Mortegliano si tiene la prima esibizione.
Tra il ’79 e il ’91 la Cappella Musicale organizza a Mortegliano delle rassegne corali, animata dalla volontà di confrontarsi con altre realtà, di verificare il proprio lavoro, ampliarlo e migliorarlo, di educare anche il pubblico a un nuovo modo di concepire il canto nella forma a cappella, cioè a voci scoperte senza accompagnamento.
Intanto, l’attenta guida del maestro, l’assidua partecipazione alle prove, la curiosità e l’entusiasmo per la grande mole di lavoro, il riconoscimento ottenuto nelle innumerevoli esecuzioni con programmi molte volte diversi (Bach, Perosa e altri), rendono il gruppo saldo e lo spronano a dedicarsi a progetti musicali di diverso linguaggio ed espressione.
Primo tra essi “Trinodia”, primavera 1982. Un programma arduo e insolito, in cui l’intensità drammatica delle pagine di Isaia si ripropone nella composizione di Perosa con un linguaggio dinamico e moderno che prevede la presenza degli strumenti a percussione del laboratorio sperimentale di Martignacco diretto da Adriano Galliussi oltre a coro, soli e due pianoforti.
L’esperienza del canto accompagnato da percussioni si ripete più tardi nella “Misa Criolla” di Ariel Ramirez.
Nel 1985 la Cappella partecipa al progetto Bach (ricorrono i trecento anni dalla nascita) eseguendo nel Duomo di Udine i corali a supporto delle esecuzioni organistiche con nomi di livello internazionale quali Arturo Sacchetti, Verena Lutz e Giuseppe Zanaboni.
Ha, inoltre, l’opportunità di esprimere se stessa e partecipare con entusiasmo a sacre rappresentazioni che vedono l’alternarsi di azione scenica, recitazione, luci, voci oranti e canti.
E’ il caso di “Udine mille non più mille”, opera di don Pietro Biasatti musicata da Albino Perosa e realizzata sotto la direzione artistica di Walter Themel nel 1984, dove il gruppo esegue composizioni scritte appositamente per un coro dinamico nell’espressione e agile nella partecipazione all’azione scenica in continuo divenire.
E’ il caso delle “Tre Visitazioni”, composte ed eseguite a 1200 anni dal concilio di Cividale del 796, dove testo e musica (ancora di Biasatti e Perosa) si legano in modo espressivo.
La scrittura musicale è semplice, sillabica, e la modalita’, sempre cara all’autore, si evolve in forme molteplici e variegate.
L’armonia vigorosa si sposa alla ben nota sapienza contrappuntistica e il linguaggio corale si anima di una spiritualità intensa.
Coinvolgono il coro anche il progetto Mozart (1991), organizzato in collaborazione con la Cappella Civica di San Giusto e l’Ensemble di Trieste diretti da Marco Sofianopulo, e il progetto Rossini (1992) che, con la “Petite Messe Solennelle” eseguita con l’impiego di pianoforte, armonium e voci soliste, consente al gruppo di crescere musicalmente per la pienezza del linguaggio preromantico dell’opera e per la presenza di interpreti di grande capacità espressiva.
Al 1998 risale l’esecuzione del “Messia” di Händel, esperienza affascinante vissuta assieme al gruppo corale della scuola di musica di San Lorenzo Isontino diretto da Manuela Marussi e realizzata con l’orchestra dell’Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia sotto la direzione di Severino Zannerini.
Di due anni più tardi il progetto “Musica sacra del ’700”, che vede accostati brani mozartiani di grande sintesi e libertà compositiva come il Te Deum, la Messa Kv 194 e alcune Sonate da chiesa, a brani ora di severa semplicità ora ricchi di sperimentazioni armoniche (Nisi Dominus, Magnificat, Messa in La maggiore) scritti dal veneziano Bartolomeo Cordans.
don Albino Perosa
Nel gennaio del 1998 l’assemblea dei coristi, all’unanimità, decide di proseguire la sua attività assumendo il nome di Cappella Musicale “Albino Perosa”, musicista e compositore friulano scomparso il 20 settembre del 1997.
E’ questo un segno di stima per l’amicizia che egli ha sempre avuto per questo coro, divenuto negli ultimi anni della sua vita un “laboratorio” per le sue musiche corali.
L’intensa attività del coro è segnata anche da numerose uscite all’estero: Austria, Germania, Svizzera, Ungheria e fuori dalla propria regione: Lazio, Piemonte, Sardegna, Toscana, Val d’Aosta, Veneto.
Aderisce, inoltre, a diversi concorsi: concorso internazionale C.A. Seghizzi di Gorizia del 1983. Nello stesso anno partecipa al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto vincendo il primo premio. Nel 1985 è presente al Concorso Polifonico Nazionale Guido d’Arezzo.
Alle uscite interviene spesso don Albino Perosa, che accompagna all’organo le funzioni liturgiche condividendo l’entusiasmo delle esecuzioni e i momenti conviviali.
Nel 1984 il primo invito in Grecia (Cefalonia), l’avvincente viaggio per terra e per mare, la cordialità e la stima della popolazione locale danno ancora nuova linfa alla vita del coro, entrando a far parte dei ricordi più lieti così come le successive trasferte degli anni 1985 ,1987,1994 e 1999 a Preveza, Atene e Pireo.
Nel corso degli anni, il gruppo corale si è dedicato allo studio di varie opere dei seguenti compositori: Jacopo Tomadini, G. Battista Candotti, A. Foraboschi, G. Rossini, G. Puccini, G.G. Gastoldi, P.L. da Palestrina, B. Cordans, A. Scarlatti, C. Monteverdi, O. di Lasso, T. L. da Vittoria, J. Arcadelt, J.S. Bach, W.A. Mozart, C. Janequin, G.F. Haendel, A. Bruckner, J. Brahms, F. Liszt, F. Schubert, Z. Kodaly.
Particolare attenzione è stata dedicata alle composizioni della variegata produzione di mons. Albino Perosa, diventando, negli ultimi anni di vita del compositore, un “laboratorio” per le sue musiche corali.
In molte occasioni, il coro ha presentato composizioni inedite con l’intento di far conoscere al pubblico l’originalità del vasto ambito compositivo di Perosa.
La Cappella Musicale ha partecipato alla realizzazione della stampa di armonizzazioni, elaborazioni e composizioni in friulano di Albino Perosa “A planc cale il soreli” Edizioni Pizzicato (2000), delle opere liturgiche e paraliturgiche Musica Sacra in tre volumi (2004) e Composizioni per organo (2022) di Albino Perosa entrambi pubblicati dell’editore Rugginenti di Milano.
Nel 1986 ha registrato un album LP per la Pro Civitate Christiana di Assisi con musiche di Albino Perosa.
Nel 2002, “O cjali il cil”, primo CD sul “cantar friulano” di Perosa, frutto di un progetto realizzato in collaborazione con la corale “Gottardo Tomat” di Spilimbergo diretta da Giorgio Kirschner.
Nel 2005 e nel 2007 ha registrato dal vivo il CD Musica Sacra e il CD Te Deum Laudamus per coro e orchestra di Albino Perosa con la collaborazione della Cappella Musicale della Cattedrale di Udine, del coro G. Tomat di Spilimbergo e orchestra Mikrocosmos, sotto la direzione del maestro Daniele Zanettovich.
Nel 2005 ha pubblicato la vita e le opere di Albino Perosa scritto da Pietro Biasatti e Daniele Zanettovich.
A cento anni dalla nascita di Albino Perosa, nel 2015, la Cappella Musicale ha eseguito in diverse località del Friuli la “Trinodia” di Perosa, per coro, due pianoforti e strumenti a percussione e ha sostenuto, in collaborazione con il Coro Femminile San Giacomo di Pasian di Prato (UD), la Coral di Lucinis (GO), il Coro Polifonico città di Pordenone e l’Orchestra del Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine con la direzione del maestro Walter Themel, l’esecuzione della Missa Solemnis sempre di Perosa.
Recentemente il coro si è dedicato alla esecuzione di diverse opere del compositore Perosa e allo studio dei corali di Lipsia di Johann S. Bach con le esecuzioni organistiche dei concertisti Davide Mariano e Giampietro Rosato.